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Giacomo Leopardi, un romantico italiano

Un abbozzo della mia presentazione

  1. Cominciamo con un esame breve della vita e le sue opere.
    1. 1798. Nacque a Recanati, dal conto Monaldo e dalla marchesa Adelaide Antici.
    2. 1807. Lui e i sui fratelli hanno cominciato gli loro studi sotto Sebastiano Sanchini e don Vincenzo Diotallevi.  Le prime influenze sul suo sviluppo sono gli scritti della chiesa e le sacre scritture, e gli autori classici.
    3. 1809. Ha scritto la prima poesia, La morte del Ettore, dopo aver letto l’opere del Omero.
    4. 1811. Giacomo ha cominciato leggere ossessivamente nei libri dalla gran biblioteca del suo padre.
    5. 1812-1817.  Ha tradotto gli scritti classici, e ha composto i drammi, le poesie, e i saggi su i temi scientifici e filosofici.
    6. 1817. Ha cominciato un gran rapporto con lo scrittore Pietro Giordano negli epistolari.  Ha finito l’Inno al Nettuno, e incominciato il manoscritto del Zibaldone.  Ha scritto anche Diario d’amore e i Sonetti per Gertrude Cassi Lazzari.
    7. 1818. Ha scritto le canzoni All’Italia e Sopra il Monumento di Dante.
    8. 1819. Ha fatto un piano sfuggire all’influenza del suo padre e della sua madre, pero non era riuscito.  Ha scritto in quest’anno e nel 1821 i Sei idilli.
    9. 1820-1822.  Ha fato molte altre canzoni, ed è evita a Roma vivere con il suo zio, Carlo Antici.
    10. 1823. Ha continuato scrivere, e si ha fato un amico con gli altri scrittrici e gli artiste.  È ritornato a Recanati.
    11. 1825. Ha scritto la Storia di un’anima incompiuta, ha tradotto i Caratteri morali di Teofrasto, il Manuale di Epitteto, la Favola di Prodico. Ha visitato Milano, e per dieci giorni, Bologna. Ha fatto la prima edizione dei sei idilli composti fra il ’19 e il ’21 nella rivista “Il Nuovo Ricoglitore” di Milano.
    12. 1827. È ritornato a Recanti, e ha continuato scrivere. Ha pubblicato la Crestomazia italiana dei prosatori e le Operette morali. È tornato a Bologna, dopo un po’ a Firenze.
    13. 1828. Ha pubblicato la Crestomazia italiana poetica.
    14. 1829-1831. Ha scritto Le ricordanze, La quiete dopo la tempesta, Il sabato del villaggio e, tra quest’anno e il successivo, il Canto notturno di un pastore errante dell’Asia. Ha partito da Recanati per Firenze ho incontrato Fanny Targioni Tozzetti, e il filologo svizzero Luigi de Sinner. Ha soggiornato per qualche tempo a Roma. Ha incominciato a raccogliere e a elaborare i Pensieri.
    15. 1832. È ritornato a Firenze, e ha scritto i due dialoghi.  Sul 4 dicembre, ha fatto l’ultima nota dello Zibaldone.
    16. 1835. Si è stampato l’edizione Starita dei Canti.  Ha scritto le altre canzoni.
    17. 1836. Ha soggiornato con la sua sorella, Paolina, e il suo Amico, Ranieri, a Napoli.
    18. 1837. Ha lavorato agli ultimi giorni sul Paralipomeni.
      Nel 1939 la città è sposto i suoi resti vicino alla tomba di Virgilio, nel parco di Piedigrotta a quest’ultimo intitolato.
  2. Parliamo del sviluppo della sua estetica.
    1. I principi della sua estetica sono i seguenti.
      1. Ha creduto fermamente nella virtù degli autori classici.
      2. Ha pensato che sia importante essere del momento storico (il contemporaneo).
      3. Anche ha pensato che l’esperienza individuale sia multo valore, e che debbia esprimere accuratamente.
      4. Ha scritto spesso sulla relazione tra la natura e l’umano.
        1. Ha creduto che il mondo moderno, con la sua industria, abbia perso l’abilita immaginare.
    2. Leggiamo una selezione breve di Giulio Ferroni.
      1. Nella poesia egli vede sempre un valore essenziale, uno strumento di conoscenza di sé e di vitalità: voce del ‘cuore’ e dell’ ‘anima’, dell’io del poeta nel suo essere presente…la poesia è la espressione integrale della persona, è la forma che rende possibile un accrescimento di vitalità. (199)
    3. Leopardi ha alcune idee molte simili ai romantici inglesi (199).
      1. Questo è evidente nelle opere del Shelley e Keats, particolarmente.
        1. Vediamo questo nel suo affascinato con il vago, l’indeterminato, l’infinito, la memoria, la musica nella poesia.
        2. Sono accordati sul ruolo del poeta nella storia.
        3. Tutti sono ossessivi con la nostra brevità—la domanda di “che dura?”

Bibliographia

Ferroni, Giulio. “Giacomo Leopardi.” Storia Della Letteratura Italiana: Dall’Ottocento Al Novecento. Vol. 3. Milano: Einaudi Scuola, 1991. Print. Storia Della Letteratura Italiana.

“Giacomo Leopardi – Wikipedia.” Wikipedia, L’enciclopedia Libera. Web. 03 Dec. 2010. <http://it.wikipedia.org/wiki/Giacomo_Leopardi>.

“La Vita.” Leopardi.it. Web. 03 Dec. 2010. <http://www.leopardi.it/vita9.php>.

Il foto da <http://htitmnrad.tumblr.com/>.

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